L’evoluzione del web: come le nuove tecnologie e l’approccio privacy-first stanno ridefinendo il paesaggio digitale.
Dopo vent’anni di relativa calma, il mondo del web è adesso in costante evoluzione. Nuove e sempre più pressanti sfide lo costringono a tenere il passo e ad aggiornare standard e regolamenti ormai troppo datati.
La comparsa dell’intelligenza artificiale e la crescente preoccupazione degli utenti per la privacy dei propri dati, tra le altre cose, hanno costretto i principali protagonisti del web a intervenire con aggiornamenti e nuovi protocolli.
La chiusura di Internet Explorer, avvenuta nel febbraio 2023, non è altro che il segno più evidente di questi cambiamenti. Microsoft, infatti, non poteva più permettersi di tenere in piedi un sistema che apparteneva ormai al passato.
Esiste un ente che ha il compito di recepire questi cambiamenti e di definire standard e protocolli adeguati alle nuove evoluzioni tecnologiche e sociali. Si tratta del World Wide Web Consortium, che agisce basandosi su 4 principi:
- accessibilità: cerca, cioè, di rendere il web un luogo accessibile a tutti, anche alle persone portatrici di disabilità;
- internazionalizzazione: è il tentativo di sfruttare le potenzialità del web per abbattere le barriere culturali tra i popoli, favorendo dialogo e cooperazione;
- privacy: adeguamento e riformulazione dei protocolli su indicazione delle normative degli enti regolatori internazionali in materia e in particolare al GDPR;
- sicurezza: implementazione di nuovi protocolli e tecnologie di autenticazione che possano rendere inefficaci tentativi di phishing e di altri attacchi informatici.
Negli ultimi anni, quindi, proprio in risposta ai cambiamenti di cui sopra, gli interventi del W3C si sono fatti più frequenti.
In particolare, il W3C ha aggiornato gli standard principali attualmente in uso (HTML5, JScript e Jquery) per garantire all’utente migliori performance e una maggiore sicurezza nella navigazione sul web.
Lo stesso obiettivo lo ha avuto la revisione delle certificazioni SSL di sicurezza dei domini, ovvero di quei protocolli che mantengono crittografata la comunicazione tra un utente e un sito web. Si tratta di un sistema in uso, ad esempio, per i pagamenti elettronici e che, quindi, richiede un alto livello di sicurezza.
In ambito comunitario, poi, il W3C ha dovuto definire nuovi standard in risposta al GDPR, il regolamento europeo sulla privacy degli utenti. Si tratta di una normativa che impone regole più stringenti a tutti coloro che, sul web, trattano i dati personali dei residenti nell’Unione Europea. È un ambito in costante evoluzione e molto cambierà ancora a partire dal 2024, quando anche Google Chrome abolirà l’utilizzo dei cookie di terze parti.
Un ultimo aggiornamento riguarda la digitalizzazione delle immagini, in ottica di un miglioramento delle performance. Il W3C sta promuovendo sempre più l’utilizzo del formato .webp, che garantisce sia una compressione maggiore (e quindi un file più leggero e facile da caricare), sia una minore perdita di qualità.