Che cos’è il lorem ipsum e quale è il suo futuro con l’IA

La prima vittima dei sistemi di intelligenza artificiale generativa potrebbe essere il buon vecchio Lorem Ipsum. Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, è il testo segnaposto usato da grafici e designer per completare la bozza di un progetto grafico. Si tratta di un latino storpiato che non ha alcun senso, se non appunto quello di fornire un’idea approssimativa del risultato finale. 

Una funzione semplice e che, forse, proprio per questo, ha una storia antichissima. Il suo primo utilizzo, infatti, risale addirittura al XVI secolo, quando un tipografo di cui non conosciamo il nome decise di ricorrere al celebre “Lorem ipsum dolor sit amet” per mostrare i propri caratteri tipografici. 

La comparsa dell’IA 

Sistemi come Chat GPT e Google Bard permettono di generare del testo di buona qualità in pochissimi secondi, peraltro pertinente rispetto agli obiettivi del progetto. Quindi, la domanda sorge spontanea: perché, anche all’interno di una bozza, usare del testo incomprensibile quando è possibile sostituirlo con un testo che, anche se non è definitivo, quantomeno si avvicina parecchio alla versione definitiva?

Ed effettivamente, in alcuni contesti, un testo generato dall’IA può avere maggiore impatto nel dare l’idea di una versione definitiva. Per esempio, nella progettazione di un sito web, chiedere a Chat GPT di scrivere una versione provvisoria dei vari paragrafi del sito, oppure di scrivere un esempio di articolo da pubblicare sul blog, rende la bozza sicuramente più efficace. 

Facciamo un esempio: se sto realizzando un sito web per un’azienda che produce rubinetti, perché non approfondire la storia, le tipologie di prodotto proposte e fornire qualche riga sulle innovazioni tecnologiche e i materiali adottati. Sicuramente andrà sistemato in alcuni punti e non si potrà certo dire definitivo, ma se non altro fornisce un’idea chiara di come sarà composto, sotto l’aspetto copy, il sito web. 

Dopo 500 anni, quindi, è finita?

La risposta, sorprendentemente, è… probabilmente no. Il testo segnaposto, in molti progetti, ha una funzione ulteriore, ovvero quella di rendere immediatamente comprensibile, alla lettura della prima parola, che ciò che abbiamo di fronte è una bozza. Si tratta di un vantaggio non da poco in tutti quei settori in cui la consegna di un prodotto non finito è difficilmente reversibile e ha costi parecchio alti. Pensiamo, per esempio, alle tipografie dei quotidiani. In questi contesti, sostituire il testo segnaposto con uno scritto dalla IA potrebbe essere particolarmente rischioso. 

In conclusione, quindi, dipende dal contesto, ma è probabile che, almeno per ora, il Lorem ipsum possa ancora vantare buona salute ed essere lontano dalla sua sostituzione definitiva. 

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